Dal 1 marzo al 13 marzo al Piccolo Teatro Strehler di Milano Martone mette in scena il testo di Büchner che più di tutti mostra la fragilità umana nei confronti della storia
Morte di Danton è un testo di Georg Büchner scritto nel 1835 in sole cinque settimane. É un testo raro da poter vedere a teatro e sarà in scena dal 1 marzo al 13 marzo al Piccolo Teatro Strehler, diretto da Mario Martone e con un cast d’eccezione composto da Giuseppe Basston (nel ruolo di Georges Danton), Paolo Pierobon (Robespierre), Iaia Forte (Julie, moglie di Danton), Paolo Graziosi (Thomas Payne), Alfonso Santagata (Lacroix), Roberto de Francesco (Philippeau), e altri. Sul palco ruoteranno 30 attori assistiti da 20 tecnici.
Martone giunge a questo testo dopo un percorso che si snoda tra le Operette Morali e Il giovane favoloso, pretesto per esplorare la fragilità umana che a volte si nasconde sotto l’energia delle rivoluzioni. Quello che colpisce infatti della messinscena del dramma storico di Büchner è la totale impossibilità dell’uomo di cambiare le rotte della Storia, pur essendo animati dai più fervidi desideri di rivoluzione e trasformazione.
Protagonisti di questo dramma sono Danton e Robespierre, figure cardine della Rivoluzione francese, prima amici e poi nemici, ognuno emblema di una visione diversa dello Stato: il primo liberale, tollerante e contrario al regime del Terrore; il secondo invece severo, intransigente, fanatico, giacobino. Nonostante le posizioni agli antipodi la sorte che toccherà a entrambi sarà comune e per di più a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro: la ghigliottina.
Il testo di Büchner, già di forte attrattiva per gli spettatori, tratta altri temi molto sensibili per il nostro contesto storico e religioso, come la libertà di pensiero, la necessità della soppressione e del terrore, il ruolo del teatro.
Morte di Danton andrà in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 1 marzo al 13 marzo.
Leggi la SCHEDA SPETTACOLO.